"Progetti" è come dire: quel vulcano di Simone Zanchini
dal 1994 al 2000! In questo disco non c'è un filo conduttore, e questo
Zanchini lo dice subito nelle note del booklet. O meglio, a volerne trovare
uno, c'è solo l'improvvisazione. Vediamo nel dettaglio. L'album si
apre con un 'Besame Mucho' (con il Trio Terre di Mezzo) dall'intro a dir
poco incredibile: è questa una chiara testimonianza del rapporto
strumento / creatività - che corrisponde a dire mezzo / fine - che
anima il Trio. A seguire il 'Valzer Storto' (ancora il Trio Terre di Mezzo),
brano anche pubblicato in partitura da BARVIN e poi 'La Vignaccia' (improvvisazione
solistica costruita come un ironico pastiche che fa pensare a Jarrett, o
meglio Salis).
C'è quindi 'Oblivion' con il Modern Saxophone Quartet seguito (senza
soluzione di continuità) da una meravigliosa e ricchissima cadenza
solistica del vulcanico fisarmonicista (che sconfina anche in Libertango).
Del progetto con il Quartetto Manritte (fisarmonica, pianoforte, basso e
batteria) questo CD presenta "Le vacanze di Hegel", uno dei brani
più riusciti.
Tutt'altre sonorità Simone le ottiene con le due chitarre (Deiana,
Bonaviri) di 'Ramblas Tango', seguite dal duo con il sassofonista Mario
Marzi in un tributo al grande Egberto Gismonti nel frenetico brano 'Cego
aderaldo'. "8 anni della mia vita" (impro-solistica) è
un titolo che sarebbe potuto tranquillamente essere al posto di 'Progetti'
a dare il nome all'intero album.
Udite, udite, cosa c'è dopo: uno scontro tra due locomotive: Antonello
Salis e Simone Zanchini insieme. Questo duo d'eccezione si cimenta in una
improvvisazione assoluta (guarda caso intitolata "Treno") e poi
in un dittico "Autumn Leaves+A night in Tunisia" registrato live
a Bologna.
La più gettonata song dei fisarmonicisti di tutto il mondo (sto parlando
di Libertango di Piazzolla) è proposta in questa raccolta in una
memorabile registrazione - niente di meno che - con l'Ensemble Scaligero
(ovvero il gruppo da camera del Teatro alla Scala). Anche in questo caso,
il brano è preceduto da una suggestiva ed estesa cadenza di Simone.
Il CD si chiude con la "vendetta" di 'Besame mucho' (così
è davvero definita) del Trio Terre di Mezzo. Quanti bei progetti
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