Non è possibile pensare alla diffusione e all'affermazione della
fisarmonica italiana senza riconoscere i meriti di alcuni grandi personaggi
che hanno mostrato vivo interesse per questo strumento musicale. Tra
essi spicca, senza ombra di dubbio, la figura del M° Bio Boccosi.
Nato ad Ancona nel 1912 da una famiglia di buone condizioni economiche,
attiva nel commercio del carbone, mostra ben presto interesse per la
musica, interesse che condivide con il fratello maggiore Berto, compositore
di opere liriche e strumentali, insegnante e poi direttore dell'Istituto
Musicale "Pergolesi" di Ancona.
Per Bio la strada verso la musica tuttavia non è proprio immediata,
egli frequenta l'Istituto Tecnico Commerciale di Ancona, poi trova impiego
presso la Banca dell'Agricoltura e la musica rappresenta soltanto un
hobby da coltivare, anche se scrive operette musicali e si diletta a
suonare al pianoforte canzoni popolari, accompagnando cantanti d'epoca.
Solo in seguito ne farà l'elemento centrale della sua vita professionale.
Nel 1946, infatti, alla nascita della Farfisa, sorta dalla fusione di
tre prestigiose ditte di fisarmoniche, la F.lli Scandalli, la Settimio
Soprani e la Frontalini di Numana, il maestro Boccosi assume l'incarico
di responsabile artistico di questa nuova realtà industriale,
riuscendo a evidenziare le sue capacità professionali e le qualità
organizzative.
La Farfisa in pochi anni raggiunge la sua massima espansione produttiva
e commerciale, Bio studia nuove forme di pubblicizzazione e di propaganda,
promuovendo numerose qualificate iniziative. Il 27 e 28 settembre del
1947 si svolge ad Ancona il primo concorso nazionale per fisarmonicisti,
il cui vincitore assoluto sarà il giovane Gervasio Marcosignori
e Boccosi assolve il compito di segretario del comitato organizzativo;
nell'aprile del 1948 esce il primo numero di "Fisarmonica"
(che poi prenderà il titolo di "Strumenti e Musica"),
il periodico illustrato di collegamento tra fisarmonicisti dilettanti
e professionisti e la ditta Farfisa: pochi mesi dopo il maestro Boccosi
ne diventerà il redattore capo. Sempre per l'azienda inizia ad
incontrare, in compagnia del M° Gervasio Marcosignori, insegnanti
di fisarmonica e a fondare scuole di musica in tutta Italia, riuscendo
ad unirle nel Centro Didattico Musicale Italiano Farfisa, istituito
per dare alle scuole di fisarmonica una serie base di studio con programmi
uguali per tutti e con testi di metodologia e tecnica.
Boccosi ne diventa protagonista assoluto con più di duecento
scuole attive e migliaia di allievi. La figura del M° Boccosi emerge
maggiormente quando nel 19556 rileva le Edizioni Musicali Farfisa, facendone
una attività propria e diventando uno dei principali editori
musicali.
Da allora è tutto un succedersi di pubblicazioni particolari
e qualificate, che vanno da quelle di Malocchi, Fugazza, Ferrari Trecate,
Fancelli, Alfano, Liviabella fino a quelle più recenti di Piazzola.
Nel 1960 gli viene conferito a Pavia l'Oscar Mondiale della Fisarmonica
per i suoi meriti di compositore, di editore e di organizzatore, qualità
riconosciutegli in campo mondiale.
Autorevole esponente del movimento fisarmonicistico nazionale e mondiale,
Boccosi ricopre la carica di segretario generale della Confederation
Mondial Accordeon (CMA), organizzando diverse manifestazioni, tra cui
nel 1981 il 10° Trofeo Mondiale a Castelfidardo: in questa circostanza
la città gli conferisce la cittadinanza onoraria "per gli
alti meriti acquisiti nella valorizzazione e diffusione nel mondo della
fisarmonica, conseguiti in lunghi anni di intensa e meritoria attività
artistica e giornalistica": Nel 1965 nasce la Bèrben edizioni
musicali, sorta dalla fusione tra la casa editrice Berben di Modena,
fondata nel 1946 da Benedetto Berlini, che le diede il nome usando le
iniziali del suo cognome e nome e le Edizioni Musicali Farfisa, con
Bio Boccosi presidente e il figlio Fabio vice presidente.
Tra le numerose pubblicazioni hanno avuto grande diffusione le musiche
per fisarmonica e successivamente per chitarra; in seguito l'attività
editoriale si allarga anche a composizioni e opere didattiche per pianoforte,
organo elettronico, flauto ed altri strumenti musicali.
Negli ultimi anni il M° Boccosi, oltre che tenere i contatti con
gli insegnanti di musica, in particolare con gli iscritti al C.D.M.I.,
partecipa come consulente all'organizzazione dei concorsi che si tengono
in tutta Italia e cura la pubblicazione mensile di Strumenti e Musica.
La rivista, che nei momenti migliori aveva raggiunto una diffusione
di cinquemila copie, cessa la pubblicazione nel dicembre del 2003, dopo
essere stata per cinquantacinque ininterrotti anni di attività
compagna fedele di tanti musicisti e punto di riferimento di molti maestri.
Nel commiato ai lettori Bio Boccosi (che per noi sarà sempre
simpaticamente Bequadro, come di solito firmava i suoi articoli). motiva
la sua difficile e sofferta decisione di "tirare i remi in barca"
con l'età, trovandosi alla soglia dei novantadue anni. E' certo
però che Bio rimarrà per tutti una colonna portante della
musica e in particolare della sua amata fisarmonica. Boccosi muore ad
Ancona il 28 giugno 2006, all'età di 94 anni.
Sandro Strologo
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